Cassino: Universita degli Studi di Cassino, 2011. — 101 p.
Verso la fine del 530 d. C. Triboniano, quaestor sacri palatii, esortò Giustiniano, imperatore d’oriente (527-565), a riprendere l’idea di Teodosio II di codificare i testi della giurisprudenza classica. Dopo qualche esitazione l’imperatore, mediante la costituzione Deo auctore emanata il 15 dicembre 530, gli conferì l’incarico di formare una commissione che realizzasse tale imponente impresa.