Mondadori, 2015. — 544 p.
Firma di punta dello sport per il "Corriere della Sera", Roberto Perrone ha coltivato per converso sin da giovane la sua grande passione gastronomica, che lo accompagna anche tra le pareti di casa: sua moglie è una delle discendenti della mitica "Manuelina" di Recco. I suoi viaggi attraverso l'Italia ma anche oltre i suoi confini, in cui la descrizione dei cibi e degli chef diventa un modo per raccontare lo spirito dei luoghi, sono un appuntamento amato sulle pagine del "Corriere". In questo volume sono raccolte le centinaia di scorribande raccontate negli anni, aggiornate e corredate di indicazioni su ristoranti, produttori di cose buone, cantine, alberghi e inframmezzate da alcune pagine programmatiche dell'autore, come "II decalogo del viaggiatore goloso", "Ogni tanto mi piace detox" e "Ho fatto tutte le diete del mondo". Una guida esaustiva eppure personalissima, da consultare per regalarsi una sosta golosa mentre si viaggia ma anche da leggere con passione, per sentire come la scrittura sia in grado di riportarci intatti i sapori più intensi della vita.
Indice.
Il libro.
L’autore.
Frontespizio.
Spiegazioni e ringraziamenti.
Introduzione - Decalogo del viaggiatore goloso.
Il cibo che dà dipendenza.
Tutti i segreti del culatello.
Le mille virtù della ciccia.
Torrone, mostarda e streghe cattive.
Svegliarsi tra i vigneti.
Ai confini della terra, dove il cibo è un’esperienza mistica.
Pesci d’alta quota.
La migliore via italiana al fast food.
L’ulivo, simbolo di pace ma anche della tavola.
Fortini, pirati e antipasti di mare.
Miele, amore e giardini di pietra.
Fra un minestrone, un piatto d’acciughe e un film.
Il pesce che stregò anche Brodskij.
Su e giù per i colli fra castelli, abbazie e vigneti.
Ferratelle, salsiccia e pecorino sull’altopiano.
Le amorevoli cure della clinica gastronomica.
Prendere la vita a piccoli morsi secondo l’insegnamento di Soldati.
Sulle orme di Mastronardi à rebours.
Il vino che piaceva ai soldati.
I carciofi sott’olio di Woody Allen.
Il potere evocativo della letteratura (ma anche della buona tavola).
Ode al Rigoletto che non c’è più.
Il misterioso sapore del sarago nella casa del pesce di Reggio Calabria.
Dietro ogni piatto una leggenda.
Gli ineffabili sapori delle Dolomiti.
Burrata, carpaccio e fiorentina.
Foie gras brevettato e sapori della tradizione.
Il miracolo del brodetto di Vasto.
Il tesoro di Salò e il nettare degli dei.
In un bilancino il meglio della cucina di Rapallo.
Ciauscolo, tagliata e seppioline: istantanee da Senigallia.
Storie d’amore e di fornelli.
La marmellata come metafora della vita.
Là dove nascono le bollicine più nobili.
L’isola dove crescono cipolle rosa e albicocche bianche.
Pollo alla diavola e romanelle nella terra dell’aristocrazia papalina.
Piatti storici e sperimentalismo nell’hinterland milanese.
Meditazione, orecchiette e arrosto misto.
Viaggio iniziatico nei misteri della zucca.
Agnello con kefir e pisarei: i due volti della gastronomia piacentina.
Il sottile confine tra cibo e arte.
Zuppa di mare in città bassa.
Gennaro, la mamma e il Provolone del Monaco.
Tutti i fan del risotto d’altura.
L’oro verde di Federico II.
La rivincita del panettone.
Primo Inermezzo.
Astenersi vegetariani.
La cucina autobiografica del Pagliaccio.
Il negozio del rabdomante di leccornie dove è custodito il tesoro delle api.
La minestra che sfamò il crociato.
Addio tristezza (e benvenuta buona cucina).
Il Corsaro dal cuore tenero.
Non di solo tartufo vive il Monferrato.
Il rigoglioso tavolo-orto di un ristorante di Bari.
Seguendo la Maremma fino a Grosseto.
Supermario alla conquista di Monaco di Baviera.
Il Gnocco fritto che sconfisse gli Alleati.
Anche il prosciutto parla d’amore.
Da Nord a Sud il cioccolato è un’arte (con sorpresa).
Campagna golosa appena fuori porta.
Sulla torre del gufo all’Alpe di Siusi.
Il monte di delizie dove il coniglio non disdegna lo zenzero.
Il pesce che sguazza nella capitale.
Tutte le geniali spezie di Parma.
L’Abruzzo che soddisfa due passioni.
Quando Soldati sfidò i viticoltori.
L’irresistibile ascesa della Prosciutta Castelnovese.
Quelle strane palafitte che affascinarono D’Annunzio.
Formaggio da esposizione.
Quando la pennichella fa parte del menu.
L’antro delle meraviglie del rabdomante.
Alta cucina e tesori nascosti: la generosità di Licata.
Il tesoro sconosciuto del Gran Sasso.
Emozionarsi a Taormina come accadde a Dumas.
A caccia di provviste nell’Oltrepò.
Regine in fuga e doti di nobili fanciulle.
Il pollo borbonico di Franceschiello.
Due cuori e un fornello.
Sui colli senesi dove nasce il vino Doc.
Barcellona.1. Il pesto sulla diagonal.
L’eremo delle meraviglie a Castel di Sangro.
Corsi e ricorsi della storia (casearia).
Finger-food ante litteram e capesante indiavolate.
La leggenda delle calorie sataniche.
Quei sapori nostrani che hanno conquistato New York.
Il lungo viaggio del torrone.
L’oro dei cereali nella zuppa alla garfagnina.
Il susci clandestino di Portonovo.
Il vero re della tavola.
Secondo InermezzoHo fatto tutte le diete del mondo.
Gallina lessa fa buona osteria.
Amici per sempre di Emanuele e Michela.
Il Rinascimento di Firenze in cucina.
La prova del 7 fa grande il bollito.
Il cuoco del Sud ha creato il suo regno a Gallarate.
Il paradiso della carne nel Monferrato.
Ciak, si gira con vino e olio.
L’agnello delle cime salvato dall’estinzione.
Tutti al mare, ma a Milano.
Dove c’erano le fabbriche ora ci sono i fornelli.
Il paese del sedano nero.
Il bufalo e la pecora nella valle biologica.
I quattro canti golosi di Palermo.
Il tesoro del Piceno.
Ciliegie, una tira l’altra a Lari.
Ritorno a Portonovo seguendo il mosciolo.
Don Alfonso, la famiglia e i limoni.
L’Oriente a Milano.
Barolo night a La Morra.
Dove osano i pizzoccheri.
Vercelli, un’estate e un amico che non c’è più.
Il senso di Emanuela per l’aperitivo.
Pescara e il brodetto dannunziano.
Dove il tapulone d’asino ha la sua casa.
In Franciacorta con la wine-car.
Il cuoco che sussurra ai cinghiali.
L’oro nero della pianura falsificato da tutti.
A Inzago per scoprire il peso del bue.
I baschi e l’ascesa del baccalà.
Il pizzaiolo eretico e la nuova pizza.
L’olivo, le Centerbe e il vento buono.
La canapa? Il risotto è la morte sua.
Il puzzone che fa sognare tra i monti.
Il panettone? Lo fa un calabrese.
Terzo InermezzoIo odio i clienti.
Oltre le Cinque Miglia, gioielli e pecorino.
Una leggenda nel Chiantishire.
Ritorno a Udine, dove arriva la marea.
Il lago di Como come una romanza.
In tavola va anche il servizio.
I due fratelli della carne d’autore.
W i Krumiri se sono del Monferrato.
La grande osteria del buon pesce.
Classica o scomposta, il dolce napoletano che fa primavera.
Costoletta alla milanese forever.
Gita fuori porta con il pecorino.
Le Langhe con gli occhi a mandorla.
La strada della mozzarella conduce a Paestum.
Tortelli alle erbette con Silvio Smersy.
Seguendo il tonno si trova la Liguria.
Una bozza fa subito pasto.
Ippazio e i suoi fratelli del Salento gustoso.
Lardo contro il logorio delle diete moderne.
Marsala, i mille e il granchio piluso.
Da Ducasse alle bimbe.
Philippe il bretone, bresciano per amore.
Operazione pranzo fuori.
La chitarrina di Peppino Tinari.
Con il mucco a San Rossore.
Barcellona.2. La via lenta del gusto.
Viaggio d’autore con Andrea.
Nel granaio di Sardegna.
Il brodetto non è più povero.
Il segreto del bacalà si nasconde a Sandrigo.
Il piatto tra le due sponde.
Foligno preferisce il primo.
La sfida del bue grasso.
Da Annie a Vito, la Firenze migliore.
Chiare, dolci acque e buone trote.
L’Estate dei Santi (e del cibo).
Nella brughiera un gusto toscano.
La casa vicina al mio cuore.
Cjarsons con vista a Tarvisio.
La Lucania dell’emigrante Vito.
Il paté di Piero fa felice il Natale.
Quarto Inermezzo.
Ogni tanto mi piace detox.
La valle dello zafferano dove si perse Celestino V.
Lungo il Po per una maialata.
Il crudo di Pomata, da Carloforte con sapore.
Rombo alle prime luci dell’alba.
Gualtiero addio, l’Albereta volta pagina.
Il cuoco ora non solo cucina, ma vende.
In pellegrinaggio per la carbonara di Pipero.
Alla scoperta dell’Oro Verde.
La Marchesa e la gallina dalle uova d’oro.
L’ex baracca dove si rivisita il cacciucco.
Mortaio contro mortaio per il pesto migliore.
Lo chef che sposa la terra e il mare.
Santificare la Pasqua con l’Osterschinken.
Il maiale e la ghianda, storie di pata negra.
Sotto la torre antica dove si esalta il pesce di lago.
Maremma, che sapori.
Evviva, a Riccione c’è qualcosa di nuovo.
Cercando l’erba della strega.
Le lacrime della ragazza e la sarneghera.
Il convento dove colano le alici.
Alex Atala e la chiesa dell’Incoronata.
Lunigiana dolce e misteriosa.
New York vista dall’appetito di Massimo Bottura.
Capperi e granite sulle strade del Postino.
Un’impronta gustosa sulla strada del Tai.
Ciao Giuliana, il Gambero non c’è più.
Caino, il fratello buono.
In difesa dei carnivori.
Paul Bocuse mi aspettava sulle scale.
I formaggi con i nomi fantasy.
Chichibio e la gloria dello scorfano.
Gelato al cardo gobbo a Vigna Belvedere.
Il tortello lungo il Po.
Nella piana sospesa la Corona Reale di Gian Piero.
Lesso o bollito, ma alla vicentina.
Quella sponda del Garda tra sapore e salute.
La nocciola sta bene con tutto.
La cassoeula, dai Celti a Toni Cuman.
Non solo panettone.
I luoghi del misfatto (goloso).