Pianura, 2010. - 178 p.
Nell’universo sonoro dei nostri antichi, vieppiù immune da rumori extranaturali a mano a mano che si retroceda nel tempo, i canti, i richiami o i diversi altri suoni di origine animale potevano essere uditi e ascoltati nella loro più pura e definita individualità e partecipare alla scansione dei ritmi quotidiani come elementi compositivi di un mondo familiare, poiché riconosciuti distintamente ad ogni loro ripetersi come appartenenti a ciascuna delle specie produttrici.